Date dell'evento | 19/03/2022 14/08/2022 |
Ingresso | Libero |
Prezzo | Gratuito |
Sito Web | http://www.comune.santagatadimilitello.me.it/ |
Il 19 marzo e la seconda domenica di agosto vengono celebrati i solenni festeggiamenti in onore del Santo Patrono “San Giuseppe” a Sant'Agata di Militello (ME) che comprendono la processione del simulacro per le vie della città, nonché la “festa eterna” con bancarelle, luminarie, fuochi d'artifico e “cantante”.
Giorno 19 marzo, solennità liturgica, tra spari di mortaretti la processione esce, come è consuetudine, al termine della messa delle 10,00. Dodici campanelle d'argento poste oggi sulla trabeazione ma precedentemente tra le mani del Bambinello, ritmano l'incedere del fercolo che si arresta al suono di una campana agitata da uno dei portanti, per poi proseguire al suono della stessa ed al grido corale "Viva San Giuseppe". Dinanzi alla "vara" ancor oggi vi sono, ma poche, alcune donne che, a piedi scalzi e con un grosso cero in mano, sciolgono così pubblicamente un loro voto. Da Piazza Duomo la processione saliva per via Cavour (e non per via Magenta) per poi ridiscendere da via Alessi (oggi via Gen. Lutto) fino a piazza Garibaldi (chiavo `i Rizzo) da dove svoltava sulla via Medici in direzione Messina e, giungendo alle ultime case nei pressi di Largo Sàttt'Agata, ritornava per la stessa strada sino a via Campidoglio e da qui arrivava fino al Lungomare e alle case dei pescatori (nei pressi di via Sancetta Zito). Prima del 1896, anno del passaggio della ferrovia e quindi della costruzione dei ponti di via Zito e via San Giuseppe, la vara rientrando dalla marina non ritornava sino alla via Roma, come oggi: alcuni anziani ancor oggi ricordano, infatti, che si soleva dire: "San Giuseppe sale da via Roma e non più da costa `o puzzo", che è la zona compresa tra via san Giuseppe e il Castello.
La processione di agosto
Celebrata anche per riunire i santagatesi emigrati che ritornano al proprio paese, si svolge nel tardo pomeriggio della seconda domenica di agosto (un tempo la prima domenica di agosto), dopo la messa delle 18.00 in cui viene assegnato l'annuale "premio della bontà": Essa percorre un itinerario molto più lungo. lambendo le tre estremità del paese. La peculiarità di questa festa è nel suo legame con i pescatori che sono per antica consuetudine i portanti della vara: mentre in tutta la Sicilia la festa di San Giuseppe è associata a tavolate, frittelle e falò, a Sant'Agata il suo specifico all'insegna della tradizione è di immedesimarsi come festa degli "abitanti della praia”: solo nel nostro centro San Giuseppe è invocato come protettore dei pescatori e del mare.
Per tale motivo, da non perdere è il passaggio della processione dal lungomare dove, al momento dell'arrivo del fercolo proveniente da via Campidoglio, avviene la benedizione del mare e del pescato: il santo viene "vutatu" in direzione del mare, per porre sotto il suo patrocinio la vita dei pescatori, la loro attività e la pesca futura. Un'altra "votata" verso ìl mare, ma silenziosa e senza nessuna benedizione avviene all'altezza di una viuzza tra la via Costa di pozzo e la via San Giuseppe: tale rituale si ripete ogni anno pur senza conoscerne la motivazione; molta probabilità, potrebbe rappresenatare il retaggio dell'ultima benedizione al mare prima di rientrare da lì verso il centro abitato. In piazza Duomo, infine, girato verso il popolo e a marcia indietro, il Santo patrono fa il ritorno in chiesa e riposto solennemente nella sua cappella.