FEB 03
Da Lunedì 03 a Mercoledì 05 Febbraio 2025

Festa di Sant'Agata

CATANIA, Catania
Data dell'eventoDal 03/02/2024 al 05/02/2024
IngressoLibero
PrezzoGratuito
Sito Webhttp://www.festadisantagata.it/

Descrizione

Nel 1911 Emanuele Piaceri, in Culti e miti dell’antica Sicilia, rivelò che il culto di S. Agata non era altro che la versione cristiana di quello più antico di Iside.

Si celebra dal 3 al 5 febbraio a Catania, in Sicilia, ma con una lunga preparazione precedente. Il momento cruciale è l’uscita in processione del “fercolo” con le reliquie, trainato dai devoti: solo i maschi sono ammessi a questo atto di culto, vanno vestiti con un camice bianco e un berrettino nero e sono detti “i nudi”. La processione è accompagnata dal gioco delle “candelore” o “cerei”, macchine lignee ricche di intagli, luci, decorazioni. Esse rappresentano le antiche corporazioni: pescivendoli, macellai, bettolieri, calzolai, ognuna con le insegne del mestiere. Sono pesantissime e i “portatori” fanno a gara di forza e di destrezza. Al passaggio della Santa, trainata “dal popolo”, i borghesi fanno ala dai balconi illuminati e decorati, dai quali, una volta, lanciavano le offerte.

Quasi scomparsa è la tradizione delle “’ntuppatedde”, che Verga prese a pretesto in La coda del diavolo. Il nome “’ntuppatedde” designava le donne catanesi che nel corso della festa di S. Agata godevano del privilegio di uscire da sole, irriconoscibili perché avvolte in uno scialle che lasciava libero solo un occhio. Così vestite potevano andare in giro, stuzzicare gli uomini e farsi offrire da loro qualunque cosa volessero, senza violazione del codice d’onore.

Su S. Agata, elemento di forte identificazione, si sono costruite infinite leggende. Condotta al carcere, la vergine Agata si ferma “per allacciarsi la scarpa”: in quel punto fiorisce un olivo selvatico ( da qui le famose “olivette” ).

Ma c’è anche la storia del generale bizantino Giorgio Maniace che, nel 1040, dopo aver vinto i Saraceni in Sicilia, manda a Costantinopoli le reliquie della Santa. Per un’ingiunzione ricevuta in sogno, i due soldati Giliberto e Goselmo, nel 1126 rubano il corpo della Santa e lo riportano in Sicilia nascosto dentro una faretra, conservandolo poi a Catania, nella chiesa del Santo Carcere, dove si trova attualmente.

S. Agata è, per i catanesi, molto più che soltanto la patrona della città. Lei è la la loro protezione, il loro più grande punto di riferimento nei momenti difficili. Emozionante è il grido dei fedeli al passaggio della Santa: “Tutti, devoti tutti!”

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Programma Evento

3 febbraio

PROCESSIONE DELLA LUMINAIA OFFERTA DELLA CERA

I festeggiamenti religiosi iniziano il 3 febbraio con la processione per l’offerta della cera che parte dalla Chiesa di Sant'Agata alla Fornace in Piazza Stesicoro per raggiungere la Cattedrale in piazza Duomo. Da Palazzo degli Elefanti, sede del Comune, escono le due settecentesche “Carrozze del Senato” a bordo delle quali  il sindaco e alcuni membri della Giunta si recano alla chiesa di San Biagio per portare le chiavi della città alle autorità religiose. Questo primo giorno si conclude la sera “a sira ‘o tri” a Piazza Duomo con un concerto e uno spettacolo pirotecnico.

4 febbraio

MESSA DELL’AURORA E PROCESSIONE FUORI LE MURA

I festeggiamenti continuano giorno quattro con una funzione religiosa, “la messa dell’aurora”, nella Cattedrale in Piazza Duomo. Prima della funzione, il mezzo busto con le reliquie di Sant’Agata viene portato fuori dalla "Cameretta" tra le acclamazioni dei devoti. Subito dopo la messa il fercolo viene portato in processione per il “giro esterno” della città. Un giro lungo che finirà alle prime luci dell’alba del 5 con il ritorno in Cattedrale.

USCITA PIAZZA DUOMO

ARCHI DELLA MARINA

PIAZZA DEI MARTIRI

PIAZZA IOLANDA

PIAZZA CARLO ALBERTO

PIAZZA STESICORO

SALITA CAPPUCCINI

VIA PLEBISCITO

PIAZZA PALESTRO

SAN CRISTOFORO

CALATA DELLA MARINA

5 febbraio

PROCESSIONE DENTRO LE MURA

Giorno cinque, nella tarda mattinata, in Cattedrale viene celebrato il solenne pontificale. Alle 18, ha inizio il “giro interno” della città. Il fercolo sale per Via Etnea, giungendo a tarda notte a Piazza Cavour. Qui la Santa si ferma per un altro atteso spettacolo pirotecnico dopo il quale il giro riprende giù lungo la via Etnea fino alla “cchianata 'i Sangiulianu”. Dopo la sosta in via Crociferi per i canti delle suore benedettine, il fercolo ritorna in Cattedrale in pieno giorno per l’ultimo saluto alla Santa.

USCITA PIAZZA DUOMO

COLLEGIATA

PIAZZA STESICORO

VILLA BELLINI

VIA CARONDA

PIAZZA CAVOUR

VIA SAN GIULIANO

CANTO DELLE SUORE VIA CROCIFERI

RIENTRO PIAZZA DUOMO

 

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